Un caso che ha dell’incredibile e che ha acceso il dibattito in rete e tra i cittadini: un ragazzo di 14 anni è stato multato dalla polizia municipale per aver giocato su un’altalena in un parco pubblico a Cuorgnè, in provincia di Torino. Il motivo? L’altalena era destinata ai bambini sotto i 12 anni, e il suo uso da parte dell’adolescente è stato ritenuto pericoloso per gli altri utenti.
L’episodio è avvenuto nell’area giochi di un parco frequentato da famiglie e bambini. Il giovane, secondo la ricostruzione della madre e di alcuni testimoni, si stava semplicemente dondolando su un’altalena quando è stato avvicinato da un agente della polizia municipale. Dopo un rapido scambio di parole, il ragazzo si è visto recapitare una sanzione amministrativa da 100 euro, con la motivazione che l’attrezzatura non era adatta alla sua età e poteva rappresentare un rischio per la sicurezza.
Secondo il verbale, la struttura in questione è progettata e certificata per l’uso da parte di bambini fino ai 12 anni. Superata tale soglia, viene considerato un utilizzo improprio. La normativa, benché poco conosciuta, è applicata in diverse aree ludiche per garantire che i giochi non vengano danneggiati e che i bambini più piccoli possano divertirsi in sicurezza.
La madre del ragazzo, indignata, ha denunciato pubblicamente l’accaduto: “È vergognoso. Mio figlio non stava disturbando nessuno, né stava rompendo qualcosa. Era solo su un’altalena. Trovo assurdo che debba essere multato per questo”. La donna ha inoltre sottolineato che non erano presenti cartelli chiari che indicassero limiti di età per l’uso dell’altalena.
Dall’altro lato, l’amministrazione comunale ha preso posizione in difesa dell’operato della polizia municipale: “Le strutture ludiche sono certificate per determinate fasce d’età. Consentirne l’uso improprio significa mettere a rischio l’incolumità degli utenti più piccoli. La sanzione è stata elevata a tutela della sicurezza collettiva”, ha spiegato un portavoce del Comune.
La notizia ha rapidamente fatto il giro dei social, suscitando reazioni contrastanti. Molti utenti hanno espresso solidarietà al ragazzo e alla sua famiglia, ritenendo la multa eccessiva e fuori luogo. Altri invece, pur riconoscendo l’assurdità apparente della vicenda, sottolineano l’importanza di rispettare le regole nei luoghi pubblici, specie quelli frequentati da bambini.
La vicenda solleva interrogativi più ampi su come vengano interpretate e applicate le norme nei contesti pubblici. Serve maggiore chiarezza, magari anche più segnaletica, ma soprattutto buon senso: punire un comportamento non violento e innocuo rischia di allontanare i giovani dai luoghi di socialità, trasformando i parchi in spazi di divieti più che di gioco.
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