La morte di Karl Andree Kaufmann, l’uomo ritrovato privo di vita lo scorso 4 giugno nel parco di Villa Pamphili, si tinge di nuovi contorni. Contrariamente alle prime ricostruzioni, non si trattava di un senzatetto. L’uomo, 75 anni, aveva un domicilio ufficiale e risulta regolarmente iscritto all’anagrafe della Capitale.
L’ipotesi iniziale che lo dipingeva come un clochard è stata smentita da ulteriori accertamenti condotti dalla Polizia Locale. Le autorità hanno chiarito che Kaufmann viveva in condizioni dignitose, sebbene conducesse uno stile di vita riservato. Gli inquirenti continuano a indagare per chiarire le circostanze esatte della sua morte.
Il corpo è stato scoperto da alcuni passanti, riverso su una panchina in una zona appartata del parco. Inizialmente si era ipotizzato un decesso per cause naturali, ma ora si attendono i risultati dell’autopsia per confermare o escludere altri scenari.
La vicenda ha scosso i frequentatori abituali del parco e sollevato interrogativi sulla sicurezza e l’assistenza alle persone vulnerabili, anche quando non lo sembrano. La comunità romana attende risposte, mentre proseguono le verifiche per fare piena luce sul caso.
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