Maturità 2025, l’ansia cresce tra gli studenti: 10 strategie per affrontare lo studio sotto pressione
Con l’avvicinarsi della prima prova scritta, cresce la tensione tra i circa 500mila studenti italiani alle prese con l’Esame di Maturità. A pochi giorni dal via ufficiale, fissato per mercoledì 19 giugno, l’ansia da prestazione si fa sentire in maniera trasversale, coinvolgendo sia gli studenti che le loro famiglie.
Secondo i dati raccolti da Skuola.net, portale di riferimento per gli studenti, il 55% degli intervistati ammette di sentirsi molto sotto pressione, mentre solo uno su dieci dichiara di affrontare l’esame con relativa serenità. La paura più diffusa? Non ricordare nulla al momento della prova, seguita dalla difficoltà nel gestire il tempo e l’incertezza sulle tracce.
A mettere ulteriormente in difficoltà i maturandi non è soltanto la mole di studio, ma anche il carico emotivo generato dalle aspettative esterne. Il 40% degli studenti afferma di sentire il peso delle aspettative dei genitori, mentre il 30% lamenta una pressione eccessiva da parte degli insegnanti. In molti confessano di fare fatica a dormire bene e a mantenere la concentrazione.
Dieci consigli per affrontare lo studio con lucidità
Gli esperti invitano a non sottovalutare l’impatto psicologico dello stress da esame e suggeriscono alcune strategie per affrontarlo al meglio:
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Organizzare lo studio con un piano giornaliero, alternando materie teoriche e pratiche.
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Fare pause regolari, anche brevi, per evitare il sovraccarico cognitivo.
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Dormire almeno 7-8 ore a notte per mantenere alta la soglia di attenzione.
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Limitare l’uso dei social durante le ore di studio per evitare distrazioni.
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Fare esercizio fisico leggero, utile a scaricare la tensione.
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Parlare delle proprie ansie, con amici, familiari o tutor.
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Simulare le prove scritte per familiarizzare con tempi e modalità.
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Alimentarsi in modo equilibrato, evitando eccessi di caffeina o zuccheri.
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Praticare tecniche di respirazione o rilassamento.
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Mantenere una visione realistica: la Maturità è importante, ma non definisce il valore di una persona.
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