Collecorvino, provincia di Pescara. Da giorni non si hanno più notizie di Fabrizio Spagnoli, un giovane agente di Polizia di 30 anni scomparso nel nulla. Le ricerche vanno avanti senza sosta, ma finora nessun indizio utile è emerso. La famiglia è distrutta dall’angoscia, e l’intera comunità è mobilitata nel tentativo di ritrovare il ragazzo.
Fabrizio si è allontanato improvvisamente, e da allora si sono perse completamente le sue tracce. Le ultime immagini risalgono ad alcune telecamere di videosorveglianza della zona, ma non hanno fornito elementi chiari sulla direzione presa o sul motivo della scomparsa. Il suo telefono risulta spento da ore, e nessun messaggio ha lasciato intendere un allontanamento volontario.
Le operazioni di ricerca si sono concentrate lungo le sponde del fiume Tavo e nelle campagne circostanti Collecorvino. I vigili del fuoco, coadiuvati da sommozzatori e unità cinofile, stanno scandagliando ogni centimetro dell’area, aiutati anche da droni e volontari. I canali, i fossati e i boschi sono stati perlustrati ripetutamente, ma per ora il buio rimane totale.
Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi. L’assenza di segni di violenza o di elementi che possano far pensare a un gesto estremo tiene aperto ogni scenario: si parla anche di un possibile malore improvviso, o di un incidente in zone impervie. La zona, infatti, è attraversata da tratti fluviali difficili da esplorare, che potrebbero aver nascosto tracce fondamentali.
La famiglia di Fabrizio è in uno stato di disperazione crescente. I genitori e i fratelli non si danno pace e chiedono a gran voce che si continui a cercare, che si faccia tutto il possibile. Il padre ha dichiarato ai microfoni: “Fabrizio non si sarebbe mai allontanato così, qualcosa dev’essere successo. Abbiamo bisogno di risposte”.
Il paese si è stretto intorno ai familiari. Decine di cittadini stanno partecipando alle ricerche e alle attività di volantinaggio. I social sono stati inondati di appelli e fotografie di Fabrizio, nel tentativo di raggiungere più persone possibili. “Se qualcuno lo ha visto, anche solo un dettaglio, che parli subito”, è l’appello che circola con insistenza.
Anche le autorità locali stanno facendo la loro parte. Il sindaco ha seguito personalmente gli sviluppi, mettendo a disposizione risorse logistiche e supporto alla Protezione Civile. “Non ci fermeremo finché non avremo risposte — ha detto — Fabrizio è un figlio di questa terra, e nessuno verrà lasciato solo”.
Gli investigatori stanno inoltre passando al setaccio ogni contatto recente, chat, messaggi, movimenti bancari. Nulla, però, sembra giustificare un allontanamento volontario o improvviso. Anzi, la descrizione che emerge di Fabrizio è quella di un ragazzo stabile, sorridente, che amava il suo lavoro e i suoi affetti.
Intanto, le ricerche proseguono con ogni mezzo possibile. I sommozzatori stanno concentrando l’attenzione su alcuni tratti del fiume particolarmente difficili da esplorare, dove si ipotizza possa essere successo qualcosa. Il tempo, però, è un nemico: ogni ora che passa riduce le speranze, ma non spegne la determinazione.
Il caso sta mobilitando anche la stampa nazionale, data la natura inquietante e inspiegabile della sparizione. La speranza è che il giovane venga ritrovato al più presto, vivo e incolume. Ogni minuto è prezioso.
Nel frattempo, il volto di Fabrizio campeggia ovunque: nei bar, nei cartelloni, online. Il suo sorriso è diventato il simbolo di una comunità che rifiuta di arrendersi. Tutti aspettano solo una cosa: riabbracciarlo.
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