Roma – Con il mese di luglio prende il via la fase operativa dei rimborsi Irpef derivanti dalla dichiarazione dei redditi modello 730/2025. Milioni di lavoratori dipendenti potranno vedere accreditati in busta paga gli importi spettanti, ma con tempistiche differenti a seconda della data di invio della dichiarazione e del sostituto d’imposta.
I contribuenti che hanno trasmesso il modello 730 entro il 31 maggio riceveranno i rimborsi già nel cedolino di luglio. Per chi ha inviato la documentazione successivamente, i tempi slitteranno: chi ha presentato il 730 a giugno riceverà il rimborso ad agosto, mentre per le dichiarazioni inoltrate a luglio il pagamento avverrà a settembre.
Il rimborso arriverà direttamente in busta paga (o nella pensione, per i pensionati) attraverso il sostituto d’imposta, che può essere il datore di lavoro o l’ente previdenziale. In assenza di un sostituto, l’accredito sarà gestito direttamente dall’Agenzia delle Entrate entro dicembre, tramite bonifico o quietanza di pagamento.
La somma rimborsata varia in base ai crediti fiscali maturati, detrazioni per familiari a carico, spese sanitarie, mutui, e altri oneri deducibili. È quindi importante verificare la correttezza del calcolo consultando il proprio Cassetto Fiscale o rivolgendosi a un CAF o commercialista di fiducia.
Chi ha avuto trattenute in eccesso durante l’anno – come addizionali regionali, comunali o acconti Irpef superiori al dovuto – potrà godere di un credito d’imposta direttamente liquidato nella busta paga estiva.
La stagione dei rimborsi si conferma un momento atteso da molti, utile anche per alleggerire le spese familiari nei mesi estivi. Il consiglio per tutti i contribuenti è di monitorare l’avvenuto accredito e segnalare eventuali anomalie agli uffici preposti.
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